Sabato scorso, dopo una lunga pausa dovuta sia al calendario sportivo che alle cattive condizioni metereologiche dell’ultimo periodo, la nostra under 14 è tornata in campo per incontrare i pari età del Rugby Como. Le due squadre si erano già affrontate in autunno e il Como si era aggiudicata l’incontro con un netto vantaggio. I nostri invece avevano disputato una delle loro peggiori partite della stagione perdendo con un ampio scarto e soprattutto mostrando un livello di gioco veramente insufficiente.
Con la partita di sabato, si sperava, di dimostrare i miglioramenti ottenuti dalla squadra in questi mesi ma sfortunatamente, ciò non è avvenuto.
Dopo solo pochi secondi il Como era in vantaggio, infatti, al calcio di inizio, i Lyons, subivano la prima meta a causa di una disattenzione difensiva e dopo pochi minuti gli avversari raddoppiavano con un’azione rapida. In realtà non c’era una grandissima differenza nel gioco e le due mete erano nate da azioni abbastanza inusuali e non a seguito di movimenti coordinati ma il Como era in vantaggio e i Lyons cercavano una reazione con  l’intenzione di raddrizzare l’incontro ma proprio in questo tentativo che si evidenziavano le incapacità della squadra.
Il gioco si sviluppava su azioni dei singoli senza seguire nessuna logica, si cercava continuamente la soluzione “di forza” e non il gioco nello spazio o all’esterno. Il tutto sotto gli occhi degli allenatori frustrati ed innervositi nel vedere che tutto ciò che si era provato in questi mesi sembrava dimenticato. Quello che in allenamento funzionava in partita no. Qualche giocatore testardamente pensava di “risolvere la questione” singolarmente e con la forza.
Nessuna comunicazione tra giocatori e tanta confusione. Le occasioni di meta non sono mancate ma svanivano dietro l’eccessiva foga di realizzare una meta. Gioco facile per il Como che senza troppi sforzi e con una buona organizzazione difensiva ed un rapido sostegno in attacco, approfittava di tutte le occasioni.
Altro punto negativo è il non rispetto di alcune regole che dovrebbero già essere ben conosciute nella categoria U14, soprattutto la regola della distanza a 10 metri dopo un fallo, mai rispettata da alcuni nostri giocatori. Solo la bontà dell’arbitro e la sua decisione di gestire la partita con l’obiettivo di far giocare il più possibile i ragazzi non ha portato alcuni Leoni ad essere giustamente ammoniti ed allontanati dal campo. Al termine del primo tempo il risultato era chiaro 22 a 0 per gli ospiti.
Il secondo tempo ha visto i Leoni entrare in campo con maggiore lucidità e riprendere l’incontro con ordine eprecisione. Sino alla metà del secondo tempo hanno mostrato un Rugby più ma ormai i giochi erano conclusi e la girandola delle sostituzioni e la stanchezza non consentiva ai ragazzi di recuperare il risultato. Al fischio finale erano 48 i punti subiti e nessuna meta realizzata. (8 mete a 0). Una brutta partita dove la squadra non è riuscita ad esprimere al meglio le proprie capacità di gioco perché bloccata dall’approcciò mentale all’incontro. Sicuramente la defezione per  infortunio, all’ultimo momento, del mediano di apertura, che si era preparato a comandare il gioco sommato alla meta subita alla prima azione hanno influito sul gioco della squadra e sulla mentalità dei ragazzi.
Sarà importante lavorare anche sulla capacità dei giocatori di sviluppare un concetto di gioco di squadra preciso che non svanisca alle prime difficoltà. Far capire che nel Rugby si vince solo se ci si muove come una squadra e che da soli non si va da nessuna parte. Un concetto base del nostro gioco e dovranno comprenderlo, soprattutto i ragazzi che il prossimo hanno andranno alla categoria superiore dove il fisico non sarà più sufficiente per giocare bene. Non sarà facile ma ci proveremo.

Forza Leoni è il momento di tornare a vincere.

Mauro D’Onofrio